Costières de Nîmes Les Salines L'Anglore 2017

Presentazione del lotto

Costières de Nîmes Les Salines L'Anglore 2017

La cuvée

La perla del momento, Anglore, rappresenta la quintessenza di ciò che appassionati e intenditori cercano. La proprietà si estende su una superficie di 7 ettari a Tavel (una denominazione famosa per l’esclusiva produzione di rosato) ed è diretta da Eric Pfifferling. Questo anziano apicoltore ha rivolto il suo sguardo al vino dopo aver visto morire le sue api a causa degli insetticidi diffusi nella regione. All’inizio vendeva le sue uve a una cantina sociale locale, finché un giorno venne invitato ad assaggiare il suo vino. Fu una rivelazione! Nella sua tenuta i trattamenti chimici vengono messi al bando in favore della coltivazione biodinamica. Il terreno viene arato allo scopo di preservare la vita e l’equilibrio tra “ceppi” ed “erbe infestanti”. Le rese basse non impediscono di produrre dei vini rosati perfettamente equilibrati, considerati tra i migliori al mondo.
“Non proprio rossa e mai più bianca”, ecco come Éric Pfifferling descrive questa cuvée dal colore rosa acceso e luminoso. Le vecchie vigne di carignan del Mas Mellet sono vinificate secondo i metodi di Tavel utilizzati nel Domaine de l’Anglore. La forza del lavoro collettivo rende straordinaria questa cuvée realizzata in collaborazione con Brice Bolognini. Il bel colore rosa dipende dalla macerazione di uve carignan provenienti da vecchie vigne. Il vino ha un profilo armonioso e complesso e sprigiona note di frutti a bacca nera; affinché esprima al massimo il suo potenziale va lasciato ossigenare prima di essere servito.

Informazioni sulla tenuta: L'Anglore

L'Anglore al momento è una delle tenute più ricercate dagli appassionati e dai veri intenditori di vini naturali. La proprietà si estende su una superficie di 4 ettari a Tavel (denominazione famosa per la produzione di vini rosati) ed è diretta da Eric Pfifferling. Questo anziano apicoltore ha rivolto il suo sguardo al vino dopo aver visto morire le sue api a causa degli insetticidi diffusi nella regione. All’inizio consegna le sue uve ad una cantina sociale della zona, finché un giorno viene invitato ad assaggiare il suo proprio vino. Ed è una rivelazione! Eric abbandona così la cantina sociale e crea una tenuta tutta sua, dove i trattamenti chimici vengono messi al bando in favore di una coltura biodinamica. Il terreno viene arato allo scopo di preservare la vita e l’equilibrio tra “ceppi” e “erba cattiva”. I suoi rosati sono oggi considerati tra i migliori al mondo.

Caratteristiche specifiche