Situata in Sicilia, sul versante settentrionale dell’Etna, la tenuta Frank Cornelissen fu creata nel 2001 e oggi si estende su una superficie di circa 24 ettari, ad un'altitudine di 650-980 metri. Due ettari sono consacrati agli olivi (per la produzione di olio) e alla coltura di cereali (grano saraceno). L’assortimento varietale include nerello mascalese, alicante-bouschet, minella nera, uva francese, nerello capuccio, minella bianca e inzolia per i rossi, e carricante, grecanico dorato e coda di volpe per i bianchi. Situata in posizione ideale su un terroir molto apprezzato per la coltura della vigna, la tenuta segue metodi di lavorazione naturali. I nuovi impianti sono realizzati mediante selezione massale e viene utilizzato compost naturale (in particolare a base di grano saraceno). In generale, però, l’azienda cerca di evitare qualsiasi trattamento, eccetto il solfato di rame e lo zolfo nelle annate più complesse. Le rese sono molto basse e la vendemmia, che si effettua in più passaggi, è alquanto tardiva, spesso tra metà ottobre e l’inizio di novembre, ciò allo scopo di ottenere una buona maturità. In cantina non viene fatto l'utilizzo di additivi (in particolare della solforosa) e i vini vengono lasciati a maturare in giare di terracotta. Riassumendo, si tratta di vini naturali sublimi, che esprimono a meraviglia il loro terroir rivelando una forte personalità. Assolutamente da provare!

Questa cuvée di nerello mascalese in purezza è il frutto di diverse parcelle della famosa tenuta siciliana situata sul versante settentrionale dell'Etna. Particolarmente ben esposte e coltivate su suoli vulcanici a un'altitudine di oltre 800 metri, le vigne accumulano tutto il calore del sole necessario per regalare vini ricchi e fragranti. I 24 ettari di vigneto sono tutti a piede franco, senza portinnesto, caratteristica che poche aziende in Europa possono vantare. La vendemmia è manuale e si svolge solo quando le uve sono perfettamente mature.
La fermentazione viene avviata con un pied-de-cuve, una tecnica ingegnosa, che consente ai viticoltori che desiderano lavorare con i lieviti indigeni di poter controllarne meglio il processo. Il vino non viene chiarificato ed è filtrato in modo molto leggero. L'affinamento è, come consuetudine dell’azienda, effettuato in vasche di materiale inerte, per preservare gli aromi varietali del nerello mascalese e non alterarli con note boisé.
Nel calice il vino si presenta brillante, di colore rubino intenso. All’olfatto è esuberante, con note di frutti rossi, in particolare ciliegia, fragoline di bosco e lampone. Al palato è caratterizzato da tannini nobili e ben integrati. Il sorso è perfettamente coerente con il bouquet e propone aromi piacevolmente armoniosi. Un vino eccellente, che grazie alla sua struttura, può essere bevuto dopo un affinamento di 10-15 anni. Un'idea per un abbinamento a tavola? Sarà perfetto con piatti a base di carne rossa.