Jacques Seysses ha fondato il Domaine Dujac nel 1968, dopo aver acquistato 4,5 ettari di terra. Oggi la proprietà, tra le più celebri della Borgogna, è gestita dai suoi figli. Oltre alla proprietà, Jacques Seysses e i suoi figli Jeremy e Alec gestiscono una maison de négoce la Dujac Fils et Père. Per questa attività, la vinificazione viene realizzata con la stessa cura che caratterizza il vigneto di famiglia, il Domaine Dujac. Jérémy, sua moglie Diana (enologa americana) e Alec Seysses. La tenuta, certificata in agricoltura biologica, si estende su circa 15 ettari sui migliori terroir della Côte de Nuits e in particolare a Morey-Saint-Denis. I vini di questa tenuta hanno un ottimo potenziale di invecchiamento e sono caratterizzati da una grande complessità e delicatezza.

Rinomata per il suo profilo discreto e per i vini a produzione limitata che vanno a ruba tra gli appassionati, la tenuta Dujac propone un Clos de la Roche frutto di agricoltura biologica. Le vigne di pinot noir hanno beneficiato di un clima oceanico con influsso semi-continentale e hanno attinto in profondità nel terreno di marna e calcare le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.
Destinato ad un invecchiamento molto lungo, questo vino mostra un colore rosso rubino dai riflessi violacei, che con il tempo evolvono verso il porpora. Connotato inizialmente da note primarie fruttate (frutti rossi e neri come lampone, ciliegia, ribes, mora e prugna) e floreali (violetta), il vino evolve poi verso aromi più rustici di selvaggina, humus, spezie dolci e cuoio. Un meritato periodo di affinamento migliorerà anche la struttura densa, che guadagnerà così in profondità.
Gli amanti di carni di selvaggina troveranno l’abbinamento ideale con uno stufato di cinghiale o un cosciotto di capriolo in salsa di mirtilli.