Le origini della tenuta risalgono al 1936, quando il nonno di Laurent Combier discese dall’altopiano dell'Ardèche per stabilirsi in una proprietà che contava alcuni ettari di vigneto (le cui uve venivano conferite nella cantina cooperativa di Tain), ma anche e soprattutto, piantagioni di albicocche. I genitori di Laurent hanno lasciato la cooperativa nel 1989, riprendendo in mano i cinque ettari di vigneto. La tenuta si è gradualmente ampliata a 15 ettari, fino ai 25 ettari attuali (principalmente a Crozes e in parte a Saint-Joseph). Nel 1990, l'arrivo di Laurent in azienda ha segnato una nuova tappa. Laureato in enologia, ha deciso di dotarsi di una nuova cantina e ha fatto la scelta di una totale indipendenza (è stato lui a spingere l'azienda a uscire dalla cooperativa), applicando anche nuovi metodi, come, da qualche anno, l’introduzione di vasche e anfore in cemento, per donare un profilo ancora più vellutato ai vini. Oggi la tenuta ha raggiunto un alto livello: all'avanguardia nell'agricoltura biologica e nella lavorazione dei suoli, con un uso sapiente dell’invecchiamento senza eccessi, preservando la freschezza e la fragranza del frutto in tutte le cuvée. Difficile fare meglio a Crozes-Hermitage! Difficile, ma non impossibile da quando Laurent Combier ha iniziato a lavorare con l'enologa spagnola Veronica Ortega su delle selezioni parcellari di Crozes e Saint-Joseph. I primi risultati sembrano molto promettenti, per chi ha avuto la fortuna di degustare queste cuvée di prestigio, non ancora commercializzate.

Il Crozes-Hermitage Blanc del Domaine Laurent Combier può essere considerato come la cuvée “classica” della tenuta. È composto all’80% da uve marsanne e al 20% da roussanne, che da 30 anni vengono coltivate con metodo biologico nei comuni di Gervans e Pont de l’Isère, a un’altitudine tra 90 e 120 metri. Le vigne di circa trent’anni beneficiano di un terroir di calcare, argilla e loess (un granito decomposto leggermente sabbioso). Le rese sono limitate ad una quarantina di ettolitri per ettaro, la vendemmia si svolge a mano e le uve sono sottoposte ad una rigida selezione. In cantina, alla fermentazione in barrique borgognone usate, segue un affinamento di 8-10 mesi in vasche di acciaio inox.
La degustazione rivela un vino ampio e vivo, caratterizzato da una bella mineralità, con note di frutti a polpa gialla e fiori bianchi. Si consiglia di aprire la bottiglia almeno mezz’ora prima di servire il vino, accompagnandolo con piatti di pesce, carni bianche di pollame, sformato di cavolfiore e parmigiano, o semplicemente con un tagliere di formaggi.