Il giovane viticoltore Matthieu Barret non manca certo di dinamismo! A capo di questa tenuta di famiglia di 18 ettari, egli coltiva tra gli altri il syrah, da cui ricava i suoi vini rossi appartenenti alle denominazioni Cornas e Côtes du Rhône. Il suo progetto a favore del rispetto per la natura è stato premiato agli inizi degli anni 2000, quando ha ottenuto la certificazione di azienda biodinamica e biologica. Un approccio non molto comune nella regione. In cantina, Matthieu interviene il meno possibile, lasciando che sia il vino a rispecchiare il terroir e l’annata. Come dice lui stesso: “La volontà di realizzare dei vini identitari è alla base di tutto ciò che produciamo”. Il 2006 segna il debutto di un nuovo tipo di vino. Da allora, l’invecchiamento avviene parzialmente in uova di cemento (vasche a forma di uovo), allo scopo di ampliare la freschezza, il grasso e il frutto. La tenuta propone tre superbe interpretazioni di Cornas attraverso le cuvée Brise Cailloux, Les Terrasses du Serre e Billes Noires. Gli altri vini sono rinomati per la finezza, la freschezza e l’eleganza.

Leggere l’articolo del blog relativo al Domaine du Coulet

Questa cuvée è frutto della collaborazione tra Matthieu Barret e alcuni viticoltori biologici e biodinamici della Valle del Rodano. È costituita dai grappoli della varietà syrah, diraspati e invecchiati per 12 mesi in vasche di cemento. È un vino dal profilo particolarmente armonioso, imbottigliato senza chiarifica e filtrazione. Di conseguenza, il suo bouquet aromatico leggero e fruttato annuncia un gusto rotondo, bilanciato da una gradevole acidità. È un ottimo vino per scoprire la tradizione dei vini e della viticoltura della regione.