La tenuta Marcel Lapierre è considerata un’icona dei grandi vini naturali del Beaujolais. Certificato bio dal 2006 e gestito con metodi biodinamici da quasi 40 anni, il vigneto presenta una densità di 10.000 viti/ettaro, potate ad alberello. Le vigne di circa 60/70 anni si estendono su una superficie di 18 ettari in cui il gamay regna sovrano. Dopo la vendemmia manuale e rigorosi processi di selezione, le uve vengono sottoposte a una vinificazione naturale a grappolo intero, nella più pura tradizione del Beaujolais, per effettuare una macerazione semi-carbonica. L’invecchiamento è realizzato in vecchie botti centenarie, barrique da 228 litri (dai 4-5 ai 27 anni) o vasche in fibre di vetro (per il Beaujolais Village). Non vengono impiegate botti di legno nuovo per non alterare le caratteristiche del vino e solitamente non vengono aggiunti solfiti, anche se questo fattore varia in base all’annata.
Il risultato? Vini straordinariamente affascinanti, dal profilo fruttato e croccante, fresco e armonioso che rivelano una struttura ricca e ariosa. Un vero piacere per il palato da degustare fin da subito o dopo qualche anno di invecchiamento per apprezzare tutta la sua eleganza (come per ogni Morgon che si rispetti). Ormai l’avrete capito: ci troviamo di fronte a una delle tenute più leggendarie del Beaujolais… Una perla rara da non lasciarsi sfuggire!
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Questo vino piacevole vanta un fruttato particolarmente sapido. Da degustare relativamente giovane, questa cuvée si distingue per la sua struttura e la sua persistenza.