Jacky Blot ha ricevuto ottimi insegnamenti da Nicolas Joly, titolare della tenuta La Coulée de Serrant. Ha cominciato a realizzare delle vinificazioni differenti, innovando continuamente e contribuendo a donare una nuova vita alla denominazione. Ha introdotto la lavorazione dei terreni e le vendemmie manuali ... pratiche che, all'epoca, erano molto innovative. Per quanto riguarda la realizzazione dei vini, ha scelto di lavorare senza svolgere la malolattica, con fermentazioni in barrique e lunghi affinamenti in botti (oggi più moderati). Gli spumanti e i vini dolci non sono da meno, perché questo vigneron, come un vero alchimista, trasforma in oro tutto ciò che tocca.
Nel maggio del 2023, Jacky Blot è morto, stroncato da un cancro devastante. La tenuta è oggi gestita dal figlio di Jacky, Jean-Philippe, e si estende su 45 ettari, coltivati sulle rive della Loira e dello Cher con il vitigno chenin blanc.
Situata principalmente nell’area di Montlouis, la tenuta si estende anche su cinque ettari coltivati in due bellissimi terroir di Vouvray, Clos de Venise (1 ha) e Clos de la Bretonnière (4 ha). Acquistò anche il Clos de Mosny a Montlouis, uno splendido appezzamento di 12 ettari interamente circondato da 1,6 km di mura. Dalla vendemmia 2011, la tenuta commercializza una nuova annata con il nome "Clos de Mosny", prodotta con i migliori grappoli di questo bellissimo terroir esposto a sud. Il resto delle uve di questo nuovo Clos viene utilizzata, in parte, in parte per realizzare la cuvée Montlouis Clos Michet e in parte per spumante naturale “Triple Zéro”.
A questo vanno aggiunti i 16 ettari di cabernet franc del Domaine de la Butte à Bourgueil, composta da un solo appezzamento situato su una delle più belle esposizioni collinari della denominazione. I due vigneti sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica certificata. La tenuta della Taille aux Loups è senza dubbio una delle migliori, se non la migliore? - della regione!

Per approfondire l’argomento, leggete l'articolo del blog sulla tenuta La Taille aux Loups

Questa bella cuvée è realizzata da vecchie vigne di 70-80 anni appartenenti ad una parcella esposta a sud e situata su un terreno argillo-siliceo, al di sotto del quale si trova la roccia madre calcarea. Le uve sono raccolte a mano durante il secondo passaggio in vigna, che avviene generalmente all’inizio di ottobre. Il primo passaggio serve invece per produrre la cuvée “Les Dix Arpents”. La vinificazione viene effettuata senza lievitazione e zuccheraggio. Segue poi l’invecchiamento di un anno in barrique (un terzo nuove, un terzo di primo passaggio e un terzo di secondo passaggio). Il risultato è uno straordinario Chenin secco piacevolmente denso, energico e molto maturo, connotato da una bella tensione e da una materia salivante.