Presenti nella regione da quasi tre secoli, i Fèvres hanno contraddistinto l’area di Chablis con il loro nome grazie a William, che fondò il Domaine de la Maladière alla fine degli anni ‘50. Con l'arrivo dei nuovi proprietari nel 1998, la famiglia della Maison Champagne Henriot, che possiede anche la Maison Bouchard Père et Fils, William Fèvre ha avviato un'importante trasformazione: raccolta manuale, selezione meticolosa delle uve, affinamento in legno molto misurato, utilizzo solo di botti già usate, in modo da preservare il carattere del terroir di Chablis senza snaturarlo con un utilizzo eccessivo del legno; questo è uno dei segreti di Fèvre! Acquisita di recente dai Barons de Rothschild Lafite, la Maison William Fèvre oggi è ai vertici dei vini di Chablis. Possiede da oltre 10 anni la certificazione HVE (Haute Valeur Environnementale) e alcune vigne sono lavorate secondo i principi della viticultura biologica e biodinamica. Piccola originalità della Maison: è la stessa persona, Didier Séguier, che ricopre sia il ruolo di responsabile del vigneto, che della cantina. Tutti i vini sono vinificati sfruttando la forza di gravità: le uve seguono un percorso naturale dall'alto verso il basso, senza pompaggi. I vini maturano in botti di rovere, con sosta sulle fecce fini per un periodo che varia tra i 10 e i 15 mesi e bâtonnage in funzione delle annate. Didier Seguier produce così delle versioni di Chablis nitide e ben definite, che esprimono una grande purezza. La tenuta dispone di 78 ettari, 90 parcelle più della metà delle quali classificate Premier Cru (12 ha) e Grand Cru (15,2 ha).

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La denominazione Bougros si estende su poco più di 12 ettari, metà dei quali appartiene a William Fèvre. Si parla poco di questo terroir, molto antico, eppure è uno dei sette Grand Cru di Chablis ed è sicuramente uno dei migliori. Le parcelle della tenuta si trovano su un ripido pendio e la "Côte Bouguerots" (antica ortografia di Bougros) rappresenta una piccola enclave di soli 2 ettari, situata ai piedi della collina. È un piccolo appezzamento di terreno, accessibile solo a piedi e che deve essere lavorato a mano. Esposto a sud, gode di un'ottima esposizione al sole e questo fa la differenza nelle denominazioni settentrionali. Qui, le vigne consentono la produzione di un vino denso e corposo, complesso e strutturato, più ricco che altrove nella regione, grazie a terreni poco profondi ricchi di argilla e ciottoli.