Rivesaltes Chapoutier 1986

Presentazione del lotto

Rivesaltes Chapoutier 1986

La cuvée

Il nome della denominazione trae origine dalla città omonima, che in catalano significa “rive alte”. Il vigneto si estende su poco più di 8000 ettari, costituiti da terrazzamenti e colline e attraversati da tre fiumi che ne hanno modellato il rilievo. Vino da degustazione per eccellenza, il Rivesaltes ha conosciuto un grande successo negli anni ‘30, tanto da figurare tra i primi vini francesi che hanno ottenuto lo status di Appellation Contrôlée nel 1936. Qualche anno più tardi, il periodo difficile della guerra ha avuto la meglio su questa moda. Ma da qualche tempo, come già accaduto per i Sauternes e altri nobili vini dolci, si è osservato un ritorno alle vecchie bottiglie di vini dolci naturali: il metodo di elaborazione dei vini gli garantisce una longevità ineguagliabile, pertanto i prezzi restano sorprendentemente accessibili. Dal 1997, la denominazione distingue quattro tipi principali di Rivesaltes: i Rivesaltes Ambré, invecchiati in ambiente ossidativo per almeno due anni in grandi contenitori (vasche o botti di rovere). Dotati di un bel colore oro scuro o ambrato, si distinguono per i sentori di nocciola, mandorla, guscio di noce, agrumi canditi e torrefazione; i Rivesaltes Grenat imbottigliati giovani (75% di grenache noir) sono conservati in ambiente riduttore per almeno 12 mesi, di cui 3 in bottiglia. Questi vini seducono con il loro colore rosso rubino intenso e gli aromi di piccoli frutti rossi (ciliegia, ribes, lampone, mora); I Rivesaltes Tuilés (50% di grenache noir), invecchiati in grandi contenitori a contatto con l’aria per un periodo di almeno 2 anni. Il loro aspetto è caratterizzato da un grazioso color mattone con riflessi marroni o arancioni. Questi vini sviluppano aromi di caffè, cacao, tabacco e frutta candita (fichi, prugna secca, fragola, mela cotogna). È possibile infine aggiungere la menzione “hors d’âge” ad “ambré” e “tuilé” nel caso di vini sottoposti ad un invecchiamento di almeno cinque anni dopo l’elaborazione.

Caratteristiche specifiche